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O. 01/08/2003 n. 362

5. «Risanamento del Rio Cixerri. Realizzazione dei collettori fognari dei comuni di Iglesias, Villamassargia, Musei, Domusnovas e relativo impianto di depurazion e - 1° lotto, collettore fognario dal comune di Iglesias al depuratore, opere di connessione ai fini del riutilizzo irriguo, completamento depuratore consortile - Comparti A, A1, B». Schema n. 294 del Piano regionale di risanamento delle acque. Intervento. I comuni di Iglesias, Villamassargia, Musei e Domusnovas e tutti i territori limitrofi si trovano attualmente in una grave situazione di carattere igienicosanitaria e ambientale a causa del mancato trattamento dei reflui e in una situazione di evidente violazione delle norme comunitarie e nazionali relative a tale settore. Nello specifico, si evidenzia che: il comune di Iglesias scarica i reflui fognari di tipo misto, senza alcun trattamento depurativo, nel Rio Spurgo, affluente di sinistra del Rio Cixerri e nel Rio Monte Figu; i comuni di Villamassargia, Musei e Domusnovas scaricano i reflui nel Rio Cixerri dopo averli depurati in maniera insufficiente. Tale situazione ha contribuito in modo rilevante al degrado ambientale della piana del Cixerri, ulteriormente aggravato dalle variazioni climatiche che hanno comportato una notevole diminuzione delle precipitazioni. Per porvi rimedio, la RAS ha concesso i finanziamenti per la realizzazione delle opere fognario-depurative al servizio dell'intera area, articolati nel modo seguente: 1° lotto di importo pari a Euro 4.131.655,19 (L. 8.000.000.000), attribuito al comune di Iglesias con provvedimento di delega DCG/DA del 20 dicembre 1993, n. 3305. Riguarda la realizzazione delle prime opere relative al depuratore consortile di Iglesias (comparto B) di importo pari a Euro 2.229.000,00 (L. 4.316.000.000) e del collettore fognario che dovrebbe convogliare i reflui della città allo stesso depuratore (comparto A) di importo pari a Euro 1.902.655,19 (L. 3.684.000.000). Il collettore fognario (comparto A) non è stato appaltato, mentre la realizzazione del primo trattamento del depuratore (comparto B) è stata inizialmente affidata all'impresa «Degremont». puratore, e realizzazione dell'intervento. Costo complessivo pari a Euro 2.685.575,90; comparto A1: predisposizione del nuovo progetto riguardante il collegamento tra il depuratore consortile di Iglesias e il sistema irriguo del Consorzio e realizzazione dell'intervento. Costo complessivo pari a Euro 1.446.079,30. Il Consorzio di bonifica del Cixerri provvederà alla realizzazione degli interventi di cui al 1° lotto comparti A e A1 previa stipula, nelle more del provvedimento di delega al Consorzio, di apposita convenzione con il comune di Iglesias e la regione, finalizzata all'assunzione delle competenze inerenti tutte le fasi di realizzazione degli interventi, in conformità a quanto previsto all'art. 30 del Decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, e alla definizione delle procedure necessarie per l'assegnazione al Consorzio delle risorse finanziarie già assegnate al comune di Iglesias con DCG/DA del 20 dicembre 1993, n. 3305; 1° lotto-comparto B (depuratore): l'ESAF provvederà al completamento del sistema depurativo, con la realizzazione delle prime opere, utilizzando i fondi derivanti dai ribassi d'asta del 2° lotto, fondi attribuiti all'ente con provvedimento di delega DC/DA del 14 dicembre 1999, n. 3503.

6. «Rete fognaria con annesso impianto di fitodepurazione al servizio delle frazioni Modditonalza, Sa Contra e Sas Contreddas del comune di Perfugas ». Schema n. 86 del Piano regionale di risanamento delle acque. Intervento. Si tratta della realizzazione, nelle tre frazioni di Modditonalza, Sa Contra e Sas Contreddas, dove risiedono in totale 600 persone, delle opere fognarie e degli impianti di fitodepurazione. Tali opere sono finalizzate a risolvere i gravi problemi igienico-sanitari e ambientali che interessano tali aree in quanto, per la particolare conformazione degli strati litologici, non è più possibile la dispersione dei reflui sul suolo e nel sottosuolo. Infatti, attualmente i reflui vengono rilasciati dalle fosse Imhoff esistenti con evidente dispersione dei liquami in superficie. L'intervento prevede: a. rete fognaria di raccolta; b. impianto per ecosistema filtro; c. opere connesse (sistemazione area con barriere verdi di rispetto, ecc.). In particolare l'impianto di cui al punto b) è composto da una fossa Imhoff, dai vassoi fitoassorbenti a flusso orizzontale e verticale, dal laghetto di riossidazione e disinfezione biologica, da un filtro finale e dal laghetto di autocertificazione ambientale. Il costo dell'intervento ammonta complessivamente a Euro 1.100.000,00. Il soggetto aggiudicatore è il comune di Perfugas.

7. «Adeguamento del progetto esecutivo del depuratore di Ardauli e realizzazione dell'impianto comprensivo del terzo trattamento» . Schema n. 153 del Piano regionale di risanamento delle Acque. Intervento. Per la realizzazione dell'impianto di depurazione, il comune di Ardauli ottenne nel 1995 dall'assessorato regionale della difesa dell'ambiente un primo finanziamento di 300.000.000 di vecchie lire e, successivamente, nel 1997 un ulteriore finanziamento di 200.000.000 di vecchie lire. Il finanziamento regionale era giustificato dall'esigenza di evitare che il comune scaricasse i propri reflui non trattati nel lago Omodeo - che attualmente risulta classificato area sensibile - compromettendo la qualità delle acque destinate anche agli usi potabili. Il progetto dell'impianto, essendo stato redatto nel periodo antecedente all'entrata in vigore del Decreto legislativo n. 152/1999, si rivelò inadeguato e fuori norma nel momento in cui l'amministrazione comunale decise di avviarne l'attuazione. L'amministrazione comunale intende, quindi, provvedere entro breve termine all'adeguamento del progetto esecutivo per poi realizzare un impianto in linea con le nuove disposizioni normative nazionali e comunitarie che comprenda anche il trattamento terziario. La realizzazione di tale trattamento è finalizzata all'uso delle acque adeguatamente trattate per le colture presenti nella zona. Infatti, nonostante la vicinanza al lago, l'approvvigionamento idrico, sia per usi civili che agricoli, del comune di Ardauli è scarso a causa del rilevante dislivello geodetico che renderebbe più onerosa la realizzazione e la gestione di un impianto di sollevamento con annessa opera per l'accumulo della risorsa idrica. La nuova sezione per il trattamento terziario permetterà l'abbattimento di fosforo e azoto e l'affinamento dell'effluente e consisterà nella realizzazione delle seguenti opere: vasca per la post-denitrificazione biologica da circa 67 mc di volume, attrezzata con un miscelatore sommerso in grado di garantire le condizioni atossiche necessarie per abbattere i composti azotati; vasca di riossigenazione da circa 30 mc di volume, attrezzata con una piccola soffiante centrifuga e con due diffusori d'aria per evitare problemi alla successiva fase di sedimentazione; stazione di dosaggio di cloruro ferrico per realizzare una fase di defosfatazione simultanea direttamente nel bacino biologico; maggior volume del reattore biologico di ossidazione nitrificazione, con conseguente incremento del sistema di aerazione per rendere più efficiente l'abbattimento del carico organico; impianto di affinamento finale costituito da una stazione di filtrazione meccanica attuata mediante un tamburo rotante rivestito da una tela filtrante da 24 micron di passaggio libero, in grado di trattenere tutti i solidi sospesi che potrebbero sfuggire dalla sezione di sedimentazione finale, coadiuvata da un dosaggio di polielettrolita in apposita vasca di miscelazione rapida e maturazione; ristrutturazione delle vecchie vasche Imhoff esistenti per trasformarle in vasche di accumulo delle acque depurate; impianto di pompaggio costituito da due elettropompe centrifughe ad asse orizzontale in grado di alimentare la condotta di distribuzione delle acque depurate all'utilizzo finale. Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari. Il comune di Ardauli dispone di un progetto esecutivo riguardante la realizzazione del depuratore con il primo e il secondo trattamento che, come pre- a progettazione del terzo trattamento. Il costo complessivo dell'intervento è di Euro 478.676,54. La somma di cui dispone attualmente l'amministrazione comunale è pari a Euro 378.676,54. Il finanziamento integrativo occorrente per l'adeguamento del progetto e la realizzazione dell'intervento è di Euro 100.000,00. Il soggetto aggiudicatore è il comune di Ardauli.

8. «Adeguamento impianto di depurazione dell'abitato di Alà dei Sardi alla normativa vigente e trattamento per recupero della acque reflue per uso irriguo e di lotta agli incendi». Schema n. 107 del Piano regionale di risanamento acque. Intervento. L'attuale impianto di depurazione è in stato di degrado, con un conseguente scarso rendimento del ciclo depurativo. Necessita, quindi, di un intervento di ristrutturazione e potenziamento per renderlo conforme alle disposizioni del Decreto legislativo n. 152/99 e per consentire il riutilizzo dei reflui adeguatamente depurati per usi irrigui e per la lotta contro gli incendi. A tal fine si prevede di intervenire sui tre comparti seguenti:

A) Linea acque: a. Realizzazione nuovo sfioratore di piena; b. Ridimensionamento delle Sezioni di pretrattamento; c. Realizzazione Sezione di bilanciamento ed equalizzazione; d. Sollevamenti al trattamento; e. Modifica della Sezione di ossidazione attraverso l'immissione di aria dal fondo della vasca di ossidazione; f. Adozione di un'unica sezione di Sedimentazione; g. Adeguamento della sezione di Disinfezione finale.

B) Linea fanghi: a. Digestione aerobica; b. Nuova sezione Disidratazione fanghi; c. Completo rifacimento delle linee idrauliche che collegano le sezioni con produzione di fanghi (biologiche e di sedimentazione) con la vasca di bilanciamento e la sezione di digestione, sollevamenti e linee fanghi di supero.

C) Sistema di recupero delle acque depurate. Si procederà al recupero di una quota delle acque depurate al secondo stadio di trattamento dopo la disinfezione finale. Ciò consentirà la disponibilità di una riserva di impiego flessibile ed economicamente poco costosa sia per l'utenza irrigua sia per il servizio antincendio nell'area prossima all'impianto di depurazione a valle dell'abitato, ricca di essenze arboree e arbustive di pregio. A tal fine verrà realizzato un serbatoio interrato di 123,75 m3 all'interno dell'area d'impianto presso il fabbricato di servizio in derivazione dalla condotta di scarico diretta al corpo idrico ricettore. In adiacenza sarà realizzata, lungo le due strade comunali per uno sviluppo di 1.000 m circa, una stazione di pressurizzazione per l'alimentazione della rete antincendio. Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari. Attualmente è disponibile un progetto preliminare. Il costo dell'intervento è di Euro 295.000,00. Il soggetto aggiudicatore è il comune di Alà dei Sardi.

9. «Completamento del nuovo impianto di depurazione e del relativo collettore fognario» Schema n. 20 del piano regionale di risanamento delle acque. Intervento. ll comune di Santu Lussurgiu non dispone attualmente di un impianto di depurazione e scarica i reflui nel rio Molineddu che si riversa nel Rio Mannu e infine nello stagno di Cabras. L'apporto di acqua dolce allo stagno è indispensabile a garantire l'equilibrio dell'ecosistema umido, ma contribuisce anche ad aggravarne la situazione igienico-sanitaria e ambientale. Di conseguenza gli scarichi non depurati del comune di Santu Lussurgiu incidono negativamente sulla situazione igienico-sanitaria dello stesso comune e dei corpi ricettori, del rio Molineddu e dello stagno. Con un finanziamento di Euro 1.032.913,80, concesso dall'Assessorato della difesa dell'ambiente (Decreto del coordinatore generale n. 2222 dell'8 settembre 1998), si è già provveduto alla realizzazione delle prime opere che, però, non consentono il funzionamento dell'impianto di depurazione. È, quindi, indispensabile procedere con la massima urgenza al completamento dell'intervento che metterà il comune nelle condizioni di rispettare i parametri qualitativi degli scarichi, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale, e di garantire condizioni di salubrità all'intero abitato, ai corpi ricettori e, più in generale, ai territori a valle. L'intervento previsto è articolato nel modo seguente

 

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